Clan "Rosa dei Venti"


Ai ragazzi compresi tra i 16 ed i 20/21 anni si propone di favorire, attraverso l’autoeducazione, la crescita di ciascuno nella disponibilità al servizio del prossimo. I giovani e le giovani si uniscono in Comunità di Rover/Scolte, formate da un primo momento chiamato Noviziato e da un secondo chiamato Clan se maschile, Fuoco se femminile, Clan/Fuoco, se misto. Strada, Comunità e Servizio costituiscono i tre elementi complementari ed indissociabili della branca R/S da cui derivano le concrete attività della branca (route, veglia, capitolo, challenge...). 

Sono l’espressione della visione globale dell’uomo e della donna della Partenza che è:

In cammino sulla Strada, esperienza di vita povera ed ascetica, luogo di conoscenza di sé e del mondo, di disponibilità al cambiamento, di impegno a costruirsi con pazienza e fatica;

Disponibile all’incontro con gli altri, alla condivisione di gioie e sofferenze, di speranze e progetti; la Comunità, infatti è luogo di crescita e di confronto attraverso cui si riscopre la propria personalità;

Pronto al Servizio, che diviene modo abituale di relazione con i fratelli, attraverso l’ascolto e l’attenzione per i più piccoli, i più deboli, gli emarginati, il dono delle proprie capacità, creatività, abilità manuale, gioia di vivere.

I giovani, nel corso del primo anno di Clan/Fuoco, manifestano la volontà di impegnarsi firmando la Carta di Clan, un documento della Comunità che rende esplicite le proprie caratteristiche e tradizioni. È il momento dell’assunzione di una responsabilità diretta di servizio e di condivisione all’interno del Clan/Fuoco. La Partenza segna il termine dell’esperienza educativa ed è il momento in cui le scelte di ogni Rover e Scolta diventano esplicite per vivere nel Mondo, nella Società, nella Chiesa, con lo stile e i valori acquisiti.





Carta di Clan




COMUNITÀ
Il Clan “Rosa dei Venti” è una comunità di giovani che decidono di compiere una strada insieme, perseguendo obiettivi comuni decisi da tutti i suoi componenti: noi ci impegnamo assiduamente e attivamente a sostenere la comunità il cui fine è quello di far crescere e maturare ogni singolo membro. Tutti i componenti del gruppo condividono lo stile scout, i cui principali valori sono: la fratellanza, la fiducia, la gioia, l’essenzialità, il rispetto di se stesso e degli altri, la lealtà e l’aiuto reciproco. I suoi membri, nonostante non si siano scelti, si prendono l’impegno di costruire tra loro un rapporto di fratellanza creando un gruppo unito sia durante le attività di clan sia al di fuori di esse. La comunità si impegna a garantire ai suoi membri la libertà di pensiero e di parola: noi ci accettiamo nelle nostre diversità, ascoltandoci attentamente e attivamente, costruendo sulla base della condivisione un confronto educativo.



STRADA


La strada può essere lunga o corta, asfaltata o accidentata, ripida o scoscesa; comunque essa sia, la strada va affrontata. Ognuno di noi deve essere Rover, vagabondo, pronto a uscire, inoltrarsi nella natura e, col suo zaino in spalla, mettersi in gioco accettando qualunque sfida. Il Rover si mette sulla strada come viandante, pellegrino e buon cittadino, nel pieno rispetto dei valori di essenzialità e rispetto dell'ambiente. Deve darsi una meta e sapere come raggiungerla; per questo sa che gli occorre essere ben equipaggiato: fare lo zaino è importante tanto quanto portarlo sulle spalle durante il cammino. Nel momento in cui si sceglie la strada da percorrere, bisogna cooperare insieme e imparare a farlo in armonia e sintonia. Ognuno di noi è anche Scolta, sentinella che, vigile nei passi, cammina con grinta e perseveranza. La strada ti insegna ad essere essenziale, paziente, a sopportare l'assenza di comodità e la fatica, perché  ogni metro che fai comporta uno sforzo. Ti insegna l'umiltà quando, da ultimo del gruppo, chiedi agli altri di aspettarti, e a chi è primo l'umiltà di rallentare il passo o fermarsi ad aspettare chi si attarda. La strada ti pone davanti ai tuoi limiti e ti invita a spingerti, superati quelli, a portene di nuovi. Lungo la strada è importante che ognuno trovi del tempo per camminare da solo e, nel silenzio dei suoi passi, ascoltare se stesso. Attraverso la contemplazione della natura la strada ci avvicina a noi stessi e a Dio. Lungo la strada l'individuo, alienandosi dalla realtà quotidiana ed estraniandosi dai problemi di tutti i giorni, può trovare importanti momenti di riflessione. Ma la strada è anche e soprattutto un'occasione per stare insieme. Condividendo le avversità si impara ad essere più uniti, ad aiutarsi e a sostenersi. Ognuno cammina da solo, con le proprie gambe, ma non è solo, perché ha sempre qualcuno al suo fianco. Nella condivisione, se si affrontano le difficoltà con gioia e senza lamentarsi, anche la fatica diminuisce, come ci insegna l'articolo della legge: "la Guida e lo Scout sorridono e cantano anche nelle difficoltà". Quando poi tutti arrivano alla meta, insieme si possono assaporare la pienezza e la soddisfazione che solo la fatica di un lungo percorso può regalare. La strada in fondo è espressione di un percorso interiore, è un'esperienza di vita, è un camminare insieme nel rispetto di valori comuni, è un mezzo attraverso cui la comunità persegue i suoi obiettivi. La strada è essenziale per l'educazione e la maturazione del singolo che con la sua partecipazione attiva rende possibile la progressione comunitaria e la crescita della comunità stessa, che a sua volta crea un'occasione per definire un percorso individuale finalizzato a una scelta. Fine ultimo della strada, infatti, è la scelta, matura e consapevole, meta finale a cui si può giungere percorrendo strade diverse. Nello stesso tempo è vero anche che un percorso comune può portare a scelte individuali differenti, che abbiano come denominatore comune la consapevolezza delle conseguenze che tale scelta comporta. Tutto questo è reso possibile dalla messa in pratica nella vita di tutti i giorni di ciò che si è imparato camminando. Guardando indietro e osservando i propri passi si può verificare il proprio percorso e maturare la scelta. Non puoi camminare da solo se prima non hai camminato insieme e hai imparato ad ascoltare, rispettare e a fidarti dell'altro.



SERVIZIO


Il servizio è amore attivo: è cercare in ogni momento di dare incondizionatamente qualsiasi cosa di cui una persona abbia bisogno. Vuol dire donarsi agli altri senza chiedere nulla in cambio e offrirsi senza che nessuno lo chieda per primo. Servire significa accettare consapevolmente di compiere un sacrificio rinunciando a qualcosa di proprio, ma è anche ricevere molto più di ciò che si è dato. Bisogna quindi avere lo spirito giusto per dare e ricevere, perché  spesso il servizio agli altri si tramuta in un servizio a noi stessi. Nel nostro servire non intendiamo ricoprire il ruolo di protagonisti, ma vogliamo porci in secondo piano, mettendo le esigenze del prossimo davanti alle proprie, senza dimenticare il rispetto della sua dignità. Servire è mettersi in gioco, mettere a disposizione degli altri i nostri talenti. Anche nel caso in cui facciamo fatica a riconoscere l’utilità del servizio che stiamo svolgendo, non esitiamo a dedicarci con serenità e impegno alla nostra missione, con l’obiettivo di lasciare una traccia del nostro passaggio. Non dobbiamo avere la pretesa di “salvare il mondo”: l’importante non è dedicare poco a molti, ma molto a pochi. Basta fare qualsiasi cosa, per quanto piccola, per dimostrare con le proprie azioni e donando il proprio tempo che amiamo il prossimo. La nostra comunità si impegna a svolgere il servizio durante tutto il corso dell’anno anche al di fuori dell’ambito scout, nella società e nella vita di tutti i giorni. Il nostro servizio si fonda sulla parola di Dio, che ne è la fonte. Svolgendolo, ci impegniamo a riconoscere la figura di Gesù nella persona a cui il servizio è rivolto. Come Madre Teresa ci insegna, ogni servizio cristiano, per essere genuino, deve essere motivato dall’amore per Gesù. Il Servizio è il frutto dell’Amore, l’Amore è il frutto della Fede.



FEDE
La fede è un tesoro personale racchiuso nel cuore di ogni individuo vissuto e condiviso all’interno della comunità; è fiducia totale e speranza in Dio, è esperienza della Sua presenza nella propria vita, è relazione, per cui senza di essa rimane impossibile l'incontro consapevole con il Signore. Frutto di un cammino di ricerca senza fine, la fede sincera matura con il tempo e la riflessione, interiorizzando i messaggi del Credo e della Parola di Dio. Aver fede cristiana significa cogliere l'opportunità di camminare a fianco di Gesù, seguendone l'esempio e testimoniandone la grandezza. Per questo motivo la fede si riflette nella vita che conduciamo, ci sensibilizza e ci consente di avere dei valori su cui fondare la propria esistenza. La fede costituisce il valore fondante dello scoutismo cattolico e permette di unificare le esperienze di servizio, comunità e strada. Come membri del clan “Rosa dei Venti” riconosciamo e accettiamo la fede come valore così fondato e firmiamo la carta di clan consapevoli di non essere ancora arrivati ad avere una fede tale, ma con la volontà di farne esperienza per scegliere e perseguire lo stile della fede nella nostra vita.



CIVISMO


Civismo significa volontà di mettersi al servizio della comunità per costruire una società migliore. È l'impegno a partecipare attivamente alla vita politica, prendere piena coscienza del nostro ruolo nella società e peso politico e maturare così una coscienza critica che ci porti a prendere decisioni autonome. Civismo è insieme un'apertura alle idee e un no deciso alle ideologie e con esse ai preconcetti e alle varie forme di razzismo e xenofobia che troppo spesso si nascondono dietro a un concetto deviato di nazionalismo. La base del civismo infatti è la tolleranza, la fraternità verso gli altri unitamente al rispetto delle differenze, a cui si giunge attraverso la conoscenza delle culture degli altri popoli. Solo conoscendo e rispettando gli altri infatti si può giungere all'amicizia e cooperazione internazionale vòlta ad evitare incomprensioni e conflitti. Occorrono unità e spirito di collaborazione per poter iniziare a cambiare le piccole cose, quelle che ci riguardano più da vicino (come il rispetto della Legge e della Promessa scout) per arrivare poi a incidere significativamente su aspetti più ampi, come la vita politica del nostro Paese. È dunque il nostro cammino volto a migliorare noi stessi e la nostra Patria. Per far ciò occorre non trascurare la conoscenza della nostra cultura; solo quando si è saldi nella consapevolezza della propria identità culturale infatti non si rischia di cadere nella sfiducia e negatività sterile nei confronti della nazione e nella paura di chi è diverso.